domenica 23 settembre 2012

Ultimo saluto

23 settembre. Funerale di G. Tutto il paese è andato al cimitero per accompagnarlo nell'ultimo viaggio. Io ho pensato di salutarlo facendo visita al suo orto. Un po' perché mi piace ricordarlo attivo e laborioso e poi perché da noi il rito dei funerali si risolve in un inutile e sterile chiacchiericcio. Ed è difficile isolarsi per un pensiero o una preghiera.

I pomodori avvizziti ancora aggrappati alla pianta, le foglie di granturco incartapecorite e gli attrezzi accanto al capanno in lamiera fanno intendere che l'ortolano è dovuto andare via di fretta.
Penso: è una piccola metafora della vita, questo piccolo angolo di terra. Mesi di zappa, vanga, incazzature, soddisfazioni, ...
La geometrica ripartizione delle diverse coltivazioni adesso lentamente affievolisce con l'incalzare delle erbacce. E l'ingresso dell'autunno punteggia di giallo e marrone questa natura morta.

Chissà se le piante avvertono che G. è partito. Per sempre. Questa è anche la loro fine.

Solo i piccoli olivi, carichi di frutto, mi ricordano ancora che c'è sempre un prossimo raccolto in cui sperare.


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