martedì 2 luglio 2013

La Commissione Europea punta sulle infrastrutture verdi

La Commissione Europea ha recentemente pubblicato le linee guida per valorizzare, a partire dalla programmazione 2014/2020, le "infrastrutture verdi" (Green Infrastructure - GI) con l’obiettivo di tutelare l'ambiente, incentivare il turismo e gli investimenti nella green economy.

Le GI comprendono elementi sia di tipo naturale, come parchi, riserve forestali, siepi, aree umide e marine, che frutto dell'intervento dell'uomo, come corridoi ecologici e piste ciclabili.

Le GI potrebbero rappresentare il banco di prova per quelle azioni c.d. "plurifondo", previste dalla nuova programmazione europea, ovvero in grado di raccogliere risorse da più strumenti finanziari comunitari: dai fondi strutturali a quelli per lo sviluppo rurale, dal Programma quadro per la ricerca alla European Innovation Partnership (EIP).

Si tratta di una grande opportunità per programmare e pianificare interventi strategici sulle GI, che sono in grado di apportare numerosi benefici nei diversi contesti in cui vengono integrate a livello di pianificazione territoriale: dalla gestione del suolo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, dalle opportunità di investimento nella green economy al legame tra biodiversità e aspetti culturali e ricreativi e, non da ultimo, l'opportunità di contrastare l'esclusione sociale e ridurre le distanze tra la produzione e il consumo di alimenti.

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