martedì 20 novembre 2012

Per cambiare in meglio

Per invertire la tendenza e cambiare in meglio le nostre vite, le istituzioni e la società, credo siano centrali la capacità di mettere in moto idee che funzionano (i.e innovazione sociale) e la lotta all'analfabetismo politico.
Prima di lasciare questo mondo  il cardinal Martini ha affermato che per cambiare la Chiesa (ma io dico la società nel suo complesso!) servono "...cardinali un po' matti, gente fuori dalle righe, persone che rompano le barriere e sappiano portare novità". Quanti di noi ci provano?

Sulle nefaste conseguenze dell'analfabetismo politico lascio parlare Bertold Brecht: "il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla, né s’interessa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine, dipendono dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è talmente somaro che si inorgoglisce e si gonfia il petto nel dire che odia la politica. Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore e il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali".

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