giovedì 13 novembre 2014

Il turismo del futuro


Nel Forum Europeo sul Turismo si è discusso di digitalizzazione e innovazione, mobilità sostenibile e accesso alle destinazioni, formazione ed istruzione, promozione dell'Europa quale destinazione turistica. Temi assolutamente rilevanti. Ma come dovrà essere il turismo del futuro? Dal mio punto di vista è fondamentale (ri)partire dalla cultura dell'accoglienza, dall'innovazione e da una maggiore consapevolezza sulla necessità di garantire la qualità delle risorse territoriali, dei luoghi e dei servizi.
 

"Cortesia di bocca, tanto vale poco costa".
(Incisione di anonimo sul portale della Chiesa dei SS.Pietro e Andrea di Castelbasso, Teramo - 1338)

"Più che i turisti interessano i residenti, cioè nuovi residenti magari di qualità. Noi vogliamo un nuovo abitante, con una coscienza ecologica. Noi vogliamo che i paesi siano un luogo dove si abita il mondo diversamente. Ecco quindi che persone di qualità lasciano i luoghi del caos, del disordine, del veleno e tornano verso la terra. La gente dai paesi se ne va, la terra no. Non hanno ancora inventato il treno per far emigrare la terra".
(Franco Arminio, scrittore e paesologo) 

"Per noi il turista non deve essere uno che viene consuma e se ne va , crediamo invece debba essere un abitante culturale, cioè una persona che viene accolta in un ambiente, ci vive per due giorni o per due mesi o due settimane e sta su un piano paritario con chi vive quel luogo tutto l’anno. ...È una proposta molto innovativa, non basata sull’eventificio ma sul coinvolgimento crescente della popolazione e su alcune riflessioni molto attuali sul riuso, il consumo sostenibile, il recupero di tradizioni rifiltrate attraverso il tempo contemporaneo".
(Paride Leporace, giornalista e componente comitato pro Matera capitale della cultura europea per il 2019)

"Il turismo del futuro? Parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza”.
(Carlo Petrini, fondatore Slow Food)

“Il futuro non è un luogo verso cui stiamo andando, ma un luogo che stiamo creando. I sentieri non vanno trovati ma costruiti. E l’attività di costruirli cambia sia i costruttori, sia le destinazioni”.
(John Schaar, teorico della politica)

 

er noi il turista non deve essere uno che viene consuma e se ne va , crediamo invece debba essere un abitante culturale, cioè una persona che viene accolta in un ambiente ci vive per due giorni o per due mesi o due settimane e sta su un piano paritario con chi vive quel luogo tutto l’anno. - See more at: http://www.lindro.it/cultura/cultura-news/cultura-news-italia/2014-10-31/147994-siena-e-il-turismo-del-futuro#sthash.wTj1cfGh.dpuf


Per noi il turista non deve essere uno che viene consuma e se ne va , crediamo invece debba essere un abitante culturale, cioè una persona che viene accolta in un ambiente ci vive per due giorni o per due mesi o due settimane e sta su un piano paritario con chi vive quel luogo tutto l’anno. - See more at: http://www.lindro.it/cultura/cultura-news/cultura-news-italia/2014-10-31/147994-siena-e-il-turismo-del-futuro#sthash.wTj1cfGh.dpuf
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