La Commissione europea lancia il "Seal of excellence", un certificato di qualità da assegnare a proposte di progetto presentate per il finanziamento nell'ambito di Horizon 2020 che, pur avendo superato tutti i rigorosi criteri di selezione e di aggiudicazione, non vengono finanziate a causa dell'insufficienza di fondi su quel determinato bando e/o del livello di maturità progettuale.Il marchio identifica quindi proposte di progetto che, secondo Bruxelles, meriterebbero comunque di essere finanziate attraverso fonti alternative pubbliche o private, nazionali, regionali, europee o internazionali.
Agli Stati Membri e alle regioni la Commissione chiede di elaborare schemi di finanziamento utilizzando i fondi strutturali e di investimento europei per "recuperare" queste proposte e valorizzare organizzazioni e risorse coinvolte.
Questo consentirebbe di massimizzare gli impatti sui livelli di ricerca, sviluppo e competitività attraverso la realizzazione di idee la cui bontà è già stata "certificata" da Bruxelles.
Una proposta interessante che va nel senso del merito e della qualità progettuale. Sarebbe auspicabile, penso, estendere questa soluzione a tutte le candidature presentate su call relative a programmi a gestione diretta premiando così le imprese che investono risorse sulla progettazione europea.

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