A ciascuno
di noi è capitato di dover prendere atto di insuccessi e sconfitte. 
A scuola, nel
lavoro, negli affetti o nello sport,… 
 Spesso non si è preparati ad affrontare queste
situazioni, che assumono nella mente una connotazione negativa e finiscono con il determinare
dei blocchi che inibiscono qualunque reazione.
Spesso non si è preparati ad affrontare queste
situazioni, che assumono nella mente una connotazione negativa e finiscono con il determinare
dei blocchi che inibiscono qualunque reazione. 
Ma i fallimenti sono
necessari per riuscire. Come affermava il buon Winston Churchill “il successo è
l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere il tuo entusiasmo”.
Provare,
provare e riprovare fino a trovare la strada giusta. Si racconta che Thomas
Alva Edison, imprenditore e inventore americano, abbia fatto circa duemila
tentativi prima di perfezionare la lampadina (invenzione dovuta però all’italiano
Alessandro Cruto!). A chi gli chiedeva conto dei continui fallimenti, Edison
rispondeva così: ”io non ho fallito duemila volte nel fare una lampadina;
semplicemente ho trovato millenovecentonovantanove  modi su come non va fatta. “
Infine, è importante osservare che, a volte, la bocciatura arriva da chi non è in
grado di cogliere la validità di un nostro progetto o proposta. La storia è piena di rifiuti eccellenti. 
Non ci credete?
Guardate cosa è successo agli U2 o a Andy Warhol prima che diventassero famosi…
 
 
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