domenica 27 maggio 2012

Sversare o riutilizzare? Questo è il dilemma


Seguo con interesse e crescente sgomento la vicenda relativa all'insabbiamento e al mancato dragaggio del porto di Pescara. Una storia veramente incredibile! 
Si gioca al rimpallo delle responsabilità, mentre i danni agli operatori e all'economia, cittadina e regionale, sono enormi.
In breve: i depositi del fiume Pescara si accumulano alla foce riducendo il pescaggio necessario alle imbarcazioni (si cammina sulle acque!); si decide allora di dragare e asportare i fanghi che ostruiscono il porto, andando poi a sversare in un sito a mare. L'ARTA sostiene che i rifiuti non siano inquinanti, l'ISPRA afferma invece che le analisi sono sbagliate. La magistratura blocca tutto. Commissari, commissioni,...4 milioni di euro spesi (!) e ancora tutto fermo.
Ciò che mi indigna, prima come cittadino e poi come tecnico, è l'assoluta incapacità della classe politica di individuare soluzioni appropriate per un problema che altri hanno già affrontato e stanno risolvendo in maniera brillante. Si continua ad invocare l'aiuto del Governo per ulteriori fondi, senza però dimostrare un minimo di capacità strategiche e progettuali.
Un esempio? Il porto di Ravenna, dove i fanghi asportati dal fiume vengono trattati da un impianto che ne ricava silicio! Quindi l'esatta applicazione dei principi sanciti dalle politiche UE: il rifiuto visto come risorsa e non costo/problema. Un concetto che a Pescara hanno dimostrato di non conoscere. Il progetto, messo su con un cofinanziamento europeo del programma LIFE +, si chiama SEDI.PORT.SIL. Dateci un'occhiata.
Non sarà la panacea di tutti i mali, ma sicuramente indica una strada innovativa e concretamente perseguibile.

Nessun commento:

Posta un commento

Impegni Maggio/Giugno 2021

31 maggio/4 giugno, on line  - Cultural Heritage in Action , peer learning visit Sibenik (HR) 7 giugno, on line - ERASMUS A.C.C.E.S.S, confe...